Io & lei. Niente paura! Siamo uguali
Alle autorevoli recensioni che circolano in questi giorni a proposito del film di Maria Sole Tognazzi, desidero aggiungere un’osservazione centrale. Le due conviventi, se si esclude la cerchia parentale e lavorativa, sembrano vivere isolate dal mondo, fatta eccezione per una serata al cinema in compagnia di due amiche. Anche in Italia, da anni, esistono gruppi, associazioni, movimenti che hanno portato all’attenzione dell’opinione pubblica il tema delle diversità e dei diritti civili, tanto per volare basso. Esistono poi altre posizioni più radicali. Senza particolari stravolgimenti, il film avrebbe potuto accennare al quadro sociale, mostrando per esempio uno stralcio di telegiornale sugli accesi dibattiti in corso. Pochi secondi per raccontare cosa si muove là fuori. Per la coppia e per il pubblico che assiste al film, infatti, il divano e la tv fungono da simboli ricorrenti di condivisibile e rassicurante quotidianità.
“Va bene sdoganare un tema così decisivo per il pubblico più ampio possibile, ma la commedia vince e appassiona quando forza la mano. Vive la différence insomma”, scrive Fabio Ferzetti sul Messaggero. Qui sotto riporto la sua breve, efficace recensione, che sottoscrivo in pieno.
A parte questo, Buy credibilissima nell’interpretare se stessa e Ferilli pure. (altro…)
Joana Vasconcelos: Giardino dell’Eden
La Biennale di Venezia. 56. Esposizione Internazionale d’Arte
Padiglione Swatch – Giardini
https://www.youtube.com/watch?v=z_3DCmHayLA
Installazione spettacolare dell’artista portoghese Joana Vasconcelos.
Buio totale. A terra un labirinto fluorescente che obbliga ad avanzare-retrocedere con reverente meraviglia ai primordi del mondo. Fiori brillano d’illuminazione sotterranea, canto di grilli e ronzio d’insetti musicano il Giardino dell’Eden. Era così la Terra prima della comparsa dell’umanità? Non si vorrebbe uscire, l’incanto è struggente, il richiamo irresistibile, risuona profondo nel nostro corpo biologico.
La lezione di Joana: tornare alla bellezza, salvare il Pianeta.
Diamante nero. Ma il titolo originale è Bande des filles
Anche il titolo inglese “Girlhood”, adolescenza femminile, indebolisce alquanto il titolo originale, mentre Diamante Nero, escogitato dalla distribuzione italiana, è una vera furbata. Scopo: sviare il pubblico dall’unico e plateale (per restare in metafora cinematografica) significato del film, che prima di approdare nelle sale italiane ha già fatto il giro del mondo e non è certo sfuggito agli LGBTQ Film Festival. Per chi non conoscesse la sigla, essa indica quella variopinta accozzaglia che raduna lesbiche, gay, bisessuali, transessuali, queer, e che può essere allungata e/o allargata – tanto è elastica – con altre iniziali qualora nuove forme di vita volessero manifestarsi e accodarsi. Con il diamante, ci riportano nell’atmosfera della gioielleria, o della bigiotteria, se è falso. Del monile di lusso.
“Banda di ragazze” suona male. Sa di piccole teppiste. Sa di ragazzotte strafottenti. (altro…)
Lucida quiete. Viola Shkëmbi
Viola Shkëmbi è nata a Tirana nel 1981 e vive da diversi anni in Italia. Ha pubblicato le raccolte poetiche Le foglie-sogni (1997), Il diavolo bianco (1999), Cheers my life (1999) vincendo i più importanti concorsi giovanili albanesi. Velluto è la sua prima raccolta in lingua italiana. Il giorno dopo la prima presentazione italiana mi ha scritto che “la sensazione più bella è stata una lucida quiete… è durata forse qualche secondo ma l’ho sentita forte e chiara” . Ho estratto da Velluto soltanto quattro poesie, ma risuonano come ecoscandagli di profondità. (altro…)
Intervista a Women In Art. Il magazine del femminile nell’arte
Daniela Bestetti, lighting designer, performer e caporedattrice di www.womeninart.it,
mi ha posto alcune domande sui grandi temi della vita, della letteratura e della musica.
Ho fatto del mio meglio per risponderle e la ringrazio per avermi portato a riflettere
ancora una volta sull’espressione artistica, la sua necessità, le sue enormi potenzialità. Ecco l’intervista. http://www.womeninart.it/cristinazanetti.htm
Cià guagliò. Al bluesman di Napoli
Questo blog è dedicato all’arte delle donne ma una delle nostre sezioni è dedicata alla “Musica: la seduzione androgina”. Dedichiamo a Pino Daniele, grande artista, chitarrista
e musicista, che ha fuso black music, jazz, sonorità mediterranee e partenopee, la poesia del poeta turco Nâzim Hikmet. Vi si parla di balconi, proprio come a Napoli.
La cerimonia del mio funerale
Il mio funerale partirà dal nostro cortile?
Come mi farete scendere dal terzo piano?
La bara non ci sta nell’ascensore
e la scala è stretta.
Forse il cortile sarà pieno di sole, di piccioni,
forse nevicherà, i bambini faranno rumore,
forse l’asfalto sarà bagnato di pioggia
e nel cortile come sempre i bidoni della spazzatura.
Se sul furgone, come usa qui, mi caricano a faccia scoperta,
un piccione potrebbe farmi cadere qualcosa sulla fronte: porta bene.
Che ci sia o no la fanfara, i bambini verranno di sicuro,
i bambini sono curiosi dei morti.
La finestra della nostra cucina mi seguirà con lo sguardo,
il nostro balcone mi saluterà col bucato steso.
Non potete sapere come sono stato felice in questo cortile.
Miei casigliani del cortile, vi auguro lunga vita, a tutti.