L’aria tra le stecche. La scrittura secondo Elena Ferrante

… io volevo essere diversa, volevo scrivere storie di donne dalle molte risorse,
donne di parole invincibili, non un manuale della moglie abbandonata con l’amore
perduto in cima ai pensieri. Ero giovane, avevo pretese. Non mi piaceva la pagina
troppo chiusa, come una persiana tutta abbassata. Mi piaceva la luce, l’aria tra le stecche.
Volevo scrivere storie piene di spifferi, di raggi filtrati dove balla il pulviscolo.
E poi amavo la scrittura di chi ti fa affacciare da ogni rigo per guardare di sotto
e sentire la vertigine della profondità, la nerezza dell’inferno.

Da Elena Ferrante, I giorni dell’abbandono, 2002

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