Alice Munro. Il peso solenne della banalità

La frase proviene dai profondi universi di Alice Munro, da noi giocosamente soprannominata  “Il bisturi canadese”. Munro non è soltanto una celebre scrittrice,
è uno strumento diagnostico e all’occorrenza chirurgico per l’estrazione/asportazione delle verità più sconcertanti, quelle inammissibili e impronunciabili. Fra le due innocue vecchiette, Alice Munro, 80 anni, Doris Lessing, 92 suonati, quale sia il caterpillar più potente non saprei. Entrambe penetrano i territori psichici secondo una traiettoria rettilinea, una parola dietro l’altra, in tracciati di assoluta linearità. Me le immagino sferruzzare dentro le cabine di guida dei loro rispettivi bestioni, mentre calano le ruspe con micidiale precisione. Nulla può arrestare la loro avanzata.

Cinque parole, “Il peso solenne della banalità”, per attaccare una visione gretta del mondo, per demolire gli esangui modelli tradizionali. Munro avverte: la banalità ci circonda, e il suo peso può essere schiacciante perché numerosi sono i suoi interpreti e sostenitori. Non lasciamoci sopraffare dalla differenza numerica, perfezioniamo le nostre differenze (sembra suggerire implicitamente).
Anche la parola “solenne” ha un peso suo proprio e ci domandiamo: perché mai il peso della banalità dovrebbe essere solenne, in cosa consiste la sua solennità? Si tratta,  a nostro parere, di ironia allo stato puro. La solennità, o austerità, di cui si parla qui è l’atteggiamento della Normalità/Banalità nell’atto di distribuire predicozzi, vietare, inveire, opprimere. Ha la faccia solenne, la sua convinzione rasenta la compunzione,  incede sussiegosa, piena di pretese. Sprizza solennità da tutti i pori. Rischiamo di restare schiacciati, sotto il peso solenne della banalità, se non riusciamo a vedere quanto la messa in scena sia, atto dopo atto, irresistibilmente ridicola e quanto irrisorio sia il copione che impone alle generazioni e alle singole soggettività.
Ecco. Costellazioni di significati racchiuse in un pugno di parole. Soltanto cinque fra miliardi di altre scaturite dalla penna dell’immensa Alice Munro.

Scritto in A getto continuo: le grandi della letteratura |

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