Pennello selvaggio autodi(datta)sfatta 1971 – 1976
Ci vuole fegato per navigare in questa sezione. Se avete deciso di procedere nonostante l’avvertimento, potrete vedere, ma più che “vedere” potrete “analizzare” o “psicoanalizzare” questa selezione tratta dalla produzione “pittorica” di una ragazza che dai 18 ai 23 anni aveva dichiarato guerra alle tele, soprattutto a quelle bianche. Non possedendo né le basi del disegno né le tecniche del colore, la sua mente tormentata si agitava ossessivamente in alcune scriteriate dimensioni, con una predilezione per gli scenari “religiosi” riletti in chiave psichedelica.
I “quadri” non necessiterebbero di didascalie, salvo per il n. 1, sorprendente autoritratto simile al vero, ma è stato divertente affibbiargliene di assurde. Assurdità più, assurdità meno… che differenza fa?
Seguono schizzi, caricature e copie a penna di epoca successiva, sempre XX secolo.