“La Lista di Flo”. If you are neutral in situations of injustice you have chosen the side of the oppressor

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Flo, un’ex insegnante di Lettere dall’energia inesuaribile, sente crescere l’indignazione per la dilagante indifferenza umana e si chiede: il mondo è sempre stato così o è peggiorato? Quello che vede ogni giorno attorno a sé è allarmante, non c’è limite all’escalation delle cattive azioni, piccole e grandi. È d’accordo con Einstein: quando si tratta della verità e della giustizia non c’è distinzione fra i grandi problemi e i piccoli perché i principi che regolano l’agire sono indivisibili. Lei comincerà dai piccoli, poi si vedrà. Obiettivo: fare dell’umanità un posto migliore. Subito, senza perdere altro tempo. Non che prima se ne stesse lì a guardare, ma ora può dedicarsi anima e corpo alla bonifica del genere disumano. Nonostante l’urgenza, questa volta non può agire d’impulso, deve incanalare la rabbia. Osserva, annota, analizza e… progetta. La rieducazione, per essere efficace e duratura, deve essere servita fredda. E deve essere personalizzata, studiata caso per caso: chi non raccoglie gli escrementi del cane, chi non rispetta il turno in fila, chi guida come un pazzo mettendo a repentaglio la vita degli altri, chi usa gli spazi verdi come discariche personali, chi bulleggia, chi maltratta, chi molesta, l’elenco aumenta di giorno in giorno. La ricetta di Flo: ragione, fantasia e sprezzo del pericolo. Il piano di rieducazione collettiva richiede infatti una buona dose di coraggio, rivelandosi fin da subito un’avventura non priva di rischi.
Dapprima solitaria somministratrice di lezioni esemplari, è presto affiancata da una squadra fedele e affiatata. C’è Vanda l’astronoma musicista, la postina Ornella che parla in dialetto – sfondo della riabilitazione generale è la bellissima Bologna – la rock band delle Still Alive, Felice il teologo, Altero lo chef, Sebastiano il fotografo e una ditta male assortita di traslocatori. Ci sono anche Giulio Cesare e Cleopatra che non potendo fornire un aiuto concreto in quanto appartenenti a un’altra specie, seguono gli eventi in diretta telepatica e a modo loro sono onnipresenti.
Mentre il programma viene incrementato con successo e le operazioni si fanno sempre più spericolate e stravaganti, la squadra subisce l’interferenza dell’ispettrice di polizia Vanessa Paternale. C’era da aspettarselo, prima o poi. Ma le motivazioni di Flo sono sacrosante e fare marcia indietro sarebbe imperdonabile. Extrema ratio, a mali estremi, estremi rimedi, lo dicevano anche i suoi adorati maestri latini, e poi c’è un caso grave per il quale bisognerebbe mettere in campo uno spiegamento di forze ben superiore alle sue. Le dispiace solo di avere messo a repentaglio il clan, in particolare Vanda, insostituibile compagna di vita agreste, nonché comproprietaria del casolare sui colli nel quale vivono. Ma Vanda non abbandonerà mai quella matta di Flo, per ragioni astronomiche: il Pianeta Blu sembra un bel posto, visto dallo spazio, ma in realtà è uno strazio. Anche la detective dovrà scegliere da che parte stare.  E non è detto che Giulio Cesare e Cleopatra stiano sempre lì a guardare.

Con un appello per l’abolizione del Festival di Yulin, che è un vergognoso massacro.
If you are neutral in situations of injustice you have chosen the side of the oppressor.

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