L’ultimo concerto dal vivo l’ho fatto parecchi anni fa con una formazione di musiciste che si chiamava No Violet Band, composta da me (chitarra, voce, composizione dei brani), una bassista e una sassofonista di cui non scrivo i nomi perché ci siamo perse di vista e chissà quali ricordi conservano di quella esperienza (registrazione del concerto qui a destra, Gallerie del Sottosuolo, icona Live Concert).
La vita prende direzioni imprevedibili e nel suo corso ne ho imboccate parecchie anch’io. Adesso è nella scrittura che proseguo con allarmante ostinazione e ho appena concluso la stesura del terzo romanzo. Ma oggi vado a suonare in cantina!
Chi avrebbe mai detto che sarebbe successo durante il Festival di Sanremo (non che rappresenti per noi un punto di riferimento, è solo buffo). E chi avrebbe mai potuto immaginare di incontrare dopo tanti anni quel bambino che, nella cantina del quartiere dove vivevamo da piccoli, prendeva le bacchette in mano per la prima volta e si metteva alla batteria e io dall’altra parte, alla chitarra, sulla quale sapevo fare solo i tre accordi maggiori di Mi, La, Re. Ci si ricavavano tre o quattro canzoni!
Ci ritroviamo con Flavio da grandi, non avendo mai più saputo nulla l’uno dell’altra e se la musica avesse continuato ad accompagnarci nella vita. La risposta era sì. Cominceremo a provare con il pezzo più bello che ho scritto. Si intitola Stromboli e ve lo ripropongo qui sotto in una vecchia registrazione dal vivo. Oggi vado a suonare in cantina e sono sicura che ci esco cretina.