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“Odissea di femminismo e amori”. Scritture a cerchi concentrici

“Odissea di femminismo e amori” è il titolo che Silvia Neonato, giornalista e presidente uscente della Società Italiana delle Letterate (SIL), ha voluto dare alla sua recensione di “Odissea. Cronache d’incoscienza e di vita estrema”, il mio secondo romanzo.
La cosa fantastica di quando si scrive una storia vera per farla conoscere a chi non la sa è
che dopo, con un po’ di fortuna, sperando, disperando, attendendo, questa storia viene inscritta/trascritta/riscritta in una storia collettiva più ampia grazie ad altre scritture
che l’adottano e continuano a trasmetterla e a conservarla. Non c’è risultato più bello. Come dice Elena Ferrante “Per scrivere bisogna desiderare che qualcosa ti sopravviva”.
Se questo qualcosa è l’esperienza umana e militante di una donna straordinaria come Marina Genovese e di un gruppo di donne durante un ventennio, allora sono riuscita nell’intento.  Ecco due esempi illustri di scrittura a cerchi concentrici. Il primo link è
alla recensione di Silvia Neonato, attivissima colonna portante della SIL, il secondo è
alla recensione di Giovanna Romualdi, giornalista nella redazione de “il foglio del paese delle donne” per vent’anni e tuttora de “il paese delle donne on line”.
Grazie Silvia. Grazie Giovanna. Anche da parte di Marina e della sfamiglia.

http://www.societadelleletterate.it/2015/01/odissea-di-femminismo-e-amori
http://www.womenews.net/%E2%80%9Codissea%E2%80%9D-il-nuovo-romanzo-di-cristina-zanetti/

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“I territori della scrittura” ©. Discorso introduttivo di Cristina Zanetti – Biblioteca Italiana delle Donne, Bologna, 29.5.13

Presentazione di Stop Movie. Photo Gallery completa in www.stopmovie.it

Presentazione di Stop Movie. Photo Gallery completa in www.stopmovie.it

 Ringrazio Annamaria Tagliavini, direttrice della Biblioteca Italiana delle Donne, per avermi invitato alla Rassegna “Donne che scrivono a Bologna” e l’onnipresente Giovanna Gozzi, che ci ha assicurato una calda accoglienza e si è prodigata per agevolare la comunicazione fra le autrici.

Prima di parlare di Stop Movie, il mio romanzo d’esordio, vorrei “somministravi una breve requisitoria” per darvi subito l’idea di chi vi trovate davanti. Lo farò utilizzando qualche citazione, per farvi vedere dove mi situo nel mondo della scrittura e come la intendo. Scrivere infatti comporta la consapevolezza del processo creativo e un’autoriflessione costante. Perdonate se, per ottimizzare i tempi, seguirò la traccia degli appunti scritti che ho preparato per evitare di aprire parentesi su parentesi. Poi parlerò a braccio. Ho scritto tutta la vita, per lavoro, per militanza, per studio, ma sono arrivata concretamente alla narrativa abbastanza tardi. In mezzo ho fatto altre esperienze di tipo artistico/espressivo, soprattutto la musica, ma la scrittura, quella creativa, aspettava in panchina dall’adolescenza. Un primo tema molto importante che voglio affrontare per poi toglierlo di mezzo definitivamente, col vostro permesso, mi è fornito da J. Winterson, una delle scrittrici culto del mondo anglosassone. (altro…)

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Isabel Allende. La mia missione non è protrarre l’odio…

… bensì unicamente riempire queste pagine

Sono le ultime righe del monumentale romanzo (d’esordio!) “La Casa degli Spiriti”
di Isabel Allende. Un’altra penna estrema della letteratura mondiale, Alice Munro,
dice in uno dei suoi densissimi racconti: “L’odio è sempre un peccato…
Tienilo a mente. Una sola goccia d’odio nell’anima si può diffondere
e macchiare tutto il resto come una goccia d’inchiostro nel latte”.
Frase semplice, terapeutica, chimicamente scientifica.
Arriva un momento nella vita in cui ci si rende conto che la missione da compiere,
oltre all’impegno quotidiano, è lavorare indefessamente per mantenere viva
la Memoria e rendere merito alle persone che con la loro parabola politica e umana
hanno segnato profondamente la nostra vita pubblica e privata.
Ogni tentativo di nascondere il loro passaggio è destinato a fallire.
Ogni tentativo di cancellare quel che è stato pure.
La mia missione non è protrarre l’odio bensì unicamente riempire queste pagine…

 

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