L’arte ribelle: dal cinema, alla pittura, all’architettura…

Spedizioni indipendenti e spericolate nei luoghi dell’arte che sradica, trasforma, svela, avvista, inventa, denuncia, scuote, resiste e attraversa i secoli: nel cinema, nella pittura, nell’architettura, nella fotografia, nella scultura, nel teatro… Quando non la pensiamo più come prima, quando sentiamo diversamente da prima, dobbiamo il cambiamento all’energia pura dell’arte ribelle. Non ci ha lasciato conferme, soltanto sfide, e sterminati campi di indagine.

Flannery O’Connor. La signorina Willerton si sedette alla macchina per scrivere…

… e fece un respiro profondo. Allora! Cosa aveva deciso? Ah, sì. Fornai. No, i fornai non andavano bene. Non c’erano tensioni sociali connesse ai fornai. La signorina Willerton restò seduta con gli occhi sulla macchina per scrivere senza vederla. ASDFG: il suo sguardo vagò sui tasti. Ummm. Insegnanti?, si chiese la signorina Willerton. No. Santo cielo, no.

C’è un racconto di Flannery O’Connor intitolato “Il raccolto” che prende di mira un’illusione abbastanza diffusa. Lo consiglio caldamente a tutte/tutti coloro che si ritengono grandi scrittrici e scrittori. Naturalmente ci ho fatto i conti per prima, ridendo innanzitutto di me. Lo trovate nell’edizione italiana dei tascabili Bompiani “Tutti i racconti”. Ecco un passaggio dei più esilaranti.

Ecco! Ma certo! Ora sapeva! Le sue dita frullarono eccitate sopra i tasti della macchina, senza toccarli. Poi, all’improvviso, cominciò a scrivere a gran velocità.
“Lot Motun” scrisse la macchina, “chiamò il suo cane”. La parola cane fu seguita da una brusca pausa. La signorina Willerton era bravissima con la frase d’attacco. “Le frasi d’attacco”, diceva sempre, “ le venivano… di botto!”. “Di botto, ecco!” diceva, e faceva schioccare le dita. “Di botto!”. E su di esse costruiva il racconto. “Lot Motun chiamò il suo cane”, le era venuta automaticamente, e rileggendola la signorina Willerton decise che non solo Lot Motun era un buon nome per un mezzadro, ma anche chiamare il cane era proprio la cosa giusta da fare…

 Non vi dico come va a finire, il travaglio si svolge in sole dieci paginette.

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Le indentità multiple di Cindy Sherman. Capire in anticipo

Performance del 1976.

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Bologna. Arte Fiera 2012. Fire Extinguishers

“Fire Extinguishers” non è un’opera esposta. E’ la mia provocazione fotografica alla ridotta percentuale di opere di donne presenti ad Arte Fiera 2012, a occhio e croce dal 25 al 30 % su 150 galleristi. Un grazie alle Gallerie che le hanno portate.

"Fire Extinguishers" copyright cristina zanetti 2012

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Amy Winehouse. Un Mito per Sempre

Artista straordinaria e trasgressiva, dotata di un talento eccezionale e di una musicalità sofisticata e profonda.
Riascoltiamola in questa versione dal vivo di “Stronger Than Me”. L’ho scelta fra tante, anche se l’audio e le immagini non sono delle migliori,  perché in questo arrangiamento
il riff assolutamente geniale della chitarra viene eseguito dai fiati, a partire dall’intro, conferendo al pezzo un’atmosfera unica.
Riascoltiamola poi in una versione acustica per chitarra e voce solo in diretta da studio. Il pezzo è “You Know I’m No Good”. Non si avverte la mancanza di altri strumenti, è Amy l’orchestra.
Sarebbe stato fantastico se avessi potuto continuare a scrivere e a interpretare i tuoi pezzi e, naturalmente, se avessi trovato quello che stavi cercando. C’è qualcuno
che l’ha trovato quello che sta cercando?
In ogni caso, rimani la Regina del Soul/Jazz.
Voglio salutare un’altra amica che se ne è andata il 22 luglio, un giorno prima di te.
Non cantava, ma da lei ho ricevuto soltanto comprensione e tenerezza, e anche questa
è musica.  Ciao Amy, ciao Patrizia, riposate in pace. (altro…)

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3 in disegno? La scoperta di AR

“Vai in corridoio a farti una sigaretta, va’, che è meglio. Ah, e scriviti 3 sul registro mentre esci”. L’insegnante di disegno, girando fra i banchi, aveva appena intravisto l’ennesimo sgorbio di AR. Non c’era niente da fare: era negata, inutile insistere, farsi delle illusioni. Entrambe, insegnante e allieva, avevano sviluppato l’una verso l’altra una rassegnazione priva di risentimento, una rispettosa e reciproca comprensione. Non era colpa di nessuno se AR non sapeva tenere la matita in mano, se i segni che uscivano da quella punta erano maledettamente sgraziati, maldestri al punto tale da non assomigliare neppure ai soliti tratti infantili. Davano l’impressione di essere il tramite di un’impotenza palpabile. Impossibile addomesticare tanta insulsa inettitudine. L’invito a lasciare l’aula e a fumarsi una sigaretta non doveva quindi essere male interpretato, era soltanto la benevola manifestazione di una resa incondizionata. Per certe cose ci si nasce, e Annarita Proli, alla lettera P del registro di classe, per il disegno non c’era proprio portata. Tanto valeva lasciarla in pace e dedicare le proprie energie alle allieve e agli allievi più promettenti.
Adesso vi prego di guardare questi quadri. Sono firmati AR. (altro…)

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L’arte ha un sesso?

Non tutto nella vita è bianco o nero. Ci sono questioni complesse che prevedono delle sfumature ed è proprio la gamma dei grigi che ci frega.
La mia risposta alla domanda “L’arte ha un sesso?” è sperimentale:

SI (forse) per quanto riguarda i contenuti
NO
(forse) per quanto riguarda le tecniche e gli strumenti

Ha sicuramente un sesso chi ha escluso per secoli le donne dalla storia, dalla politica, dalle sedi decisionali e dall’arte e chi, tenendole nell’ombra e comunque sottoposte, ha attinto alla loro potente ispirazione artistica e l’ha portata alla ribalta del mondo come propria (prendiamo il caso di Auguste Rodin e Camille Claudel).

(Considero la musica – priva di testi – un caso a parte. Vedi in questo Blog Tematiche eruttive periodiche/Musica: la seduzione androgina)

Le ragioni del sì (forse). La rappresentazione finale

L’arte è corporeità, umoralità, sensibilità, interiorità. È visione, intenzione, direzione, tensione, scelta…
Scelta del soggetto,  prima di tutto: cosa voglio rappresentare > come voglio rappresentarlo. Qual è il mio discorso. Questo è il mio discorso. (altro…)

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