L’arte ribelle: dal cinema, alla pittura, all’architettura…

Spedizioni indipendenti e spericolate nei luoghi dell’arte che sradica, trasforma, svela, avvista, inventa, denuncia, scuote, resiste e attraversa i secoli: nel cinema, nella pittura, nell’architettura, nella fotografia, nella scultura, nel teatro… Quando non la pensiamo più come prima, quando sentiamo diversamente da prima, dobbiamo il cambiamento all’energia pura dell’arte ribelle. Non ci ha lasciato conferme, soltanto sfide, e sterminati campi di indagine.

“Oh Christ, I could’nt care less”. Doris Lessing

È il modo di rispondere a chi ti sta informando che hai vinto il Nobel per la letteratura? Oltretutto se è giornalista? “Non me ne può frega’ de meno”. Tipico del suo caratterino, perché la passione, l’irruenza, non le teneva solo per la pagina scritta, le metteva anche nella comunicazione orale. Non era, non è, una che avesse, che ha, dei peli sulla lingua, né temesse danni all’immagine, né da viva né da morta. (altro…)

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La vita di Adèle & Lo sconosciuto del lago. Due film distanti anni luce ma… il popolo s’indigna

Il primo, di Abdellatif Kechiche, ha vinto la Palma d’Oro al Festival di Cannes 2013.
Il secondo, di Alain Guiraudie, ha vinto il Premio per la regia nella categoria “Un Certain Regard”. La critica ha già versato fiumi d’inchiostro per celebrarli.
Più sfaccettato è il parere popolare. Sono testimone di due episodi. (altro…)

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Alice Munro Premio Nobel per la Letteratura 2013… ovvero “quando ti balena in testa l’idea che possa succedere”

Il 16 luglio del 2011 pubblicavo su questo blog un articolo intitolato “Alice Munro. Il peso solenne della banalità”, nel quale analizzavo la vastità della frase e dei suoi significati. Potrebbe forse interessare rileggerlo. In occasione del suo meritatissimo Nobel, essendo una delle più grandi scrittrici viventi, voglio proporre la lettura di un brano tratto dalla raccolta di racconti “Il percorso dell’amore” (una delle undici edite in lingua italiana, Einaudi sta pubblicando l’opera omnia). Un esempio spaventoso di implacabile lucidità, grandiosità di comprensione e irriducibile umorismo. Riconfermo la definizione che mi divertii a coniare per lei, quella di “bisturi canadese”. Leggiamo.

Negli anni a venire avrebbe imparato a riconoscere i segni premonitori dell’inizio come della fine di una relazione amorosa. Non l’avrebbe più stupita tanto constatare come possa squarciarsi la pellicola protettiva che ricopre ogni situazione. Ma abbastanza
da poter dire un giorno alla figlia Denise ormai grande, mentre parlavano di queste cose bevendo un bicchiere di vino:
Secondo me, il momento migliore è sempre l’inizio. L’inizio e basta. È l’unica parte autentica. Anzi, forse perfino l’attimo prima dell’inizio. Forse quando ti balena in testa l’idea che possa succedere. Forse è quella la parte migliore.

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“I territori della scrittura” ©. Discorso introduttivo di Cristina Zanetti – Biblioteca Italiana delle Donne, Bologna, 29.5.13

Presentazione di Stop Movie. Photo Gallery completa in www.stopmovie.it

Presentazione di Stop Movie. Photo Gallery completa in www.stopmovie.it

 Ringrazio Annamaria Tagliavini, direttrice della Biblioteca Italiana delle Donne, per avermi invitato alla Rassegna “Donne che scrivono a Bologna” e l’onnipresente Giovanna Gozzi, che ci ha assicurato una calda accoglienza e si è prodigata per agevolare la comunicazione fra le autrici.

Prima di parlare di Stop Movie, il mio romanzo d’esordio, vorrei “somministravi una breve requisitoria” per darvi subito l’idea di chi vi trovate davanti. Lo farò utilizzando qualche citazione, per farvi vedere dove mi situo nel mondo della scrittura e come la intendo. Scrivere infatti comporta la consapevolezza del processo creativo e un’autoriflessione costante. Perdonate se, per ottimizzare i tempi, seguirò la traccia degli appunti scritti che ho preparato per evitare di aprire parentesi su parentesi. Poi parlerò a braccio. Ho scritto tutta la vita, per lavoro, per militanza, per studio, ma sono arrivata concretamente alla narrativa abbastanza tardi. In mezzo ho fatto altre esperienze di tipo artistico/espressivo, soprattutto la musica, ma la scrittura, quella creativa, aspettava in panchina dall’adolescenza. Un primo tema molto importante che voglio affrontare per poi toglierlo di mezzo definitivamente, col vostro permesso, mi è fornito da J. Winterson, una delle scrittrici culto del mondo anglosassone. (altro…)

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“La grande bellezza”. Ecco il Cinema con la C maiuscola

Benché ami il cinema da molto tempo, da quello della grande industria cinematografica al cinema indipendente, e soprattutto il cinema delle donne di cui mi occupo in prima persona, ho finora evitato di fare recensioni su questo blog col recondito proposito di aumentarne gli accessi attraverso motori di ricerca e keywords. In Geysir inoltre si privilegia, per una scelta di fondo, la produzione espressiva e artistica delle donne.
A pochi giorni dall’uscita nelle sale del film di Paolo Sorrentino, mi sento costretta per onestà intellettuale a infrangere queste regole … (altro…)

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… totally absorbed in the adventure called life/Verena Stefan

Sulla riva del lago ci sono le betulle. I tronchi bianchi e lucenti si riflettono per tutta
la loro lunghezza nell’acqua. Là voglio andare, dici a Lou, nuotare in mezzo ai tronchi
che si specchiano. Il desiderio di immergersi nell’acqua e finalmente nuotare
è incontenibile.
La chiarezza, la trasparenza dell’acqua. Nuotando, entri in un paesaggio dipinto sott’acqua. Dopo cinque bracciate, le tue membra sono come morte, corri a riva ansimando, rinata, la stagione dei bagni è aperta. Trenta passi fino a casa, passando accanto alle scarpette di Venere che fioriscono nel bosco, veloce, subito in bagno, togliersi il costume freddo e mettersi accanto alla stufa. Di colpo qualcuno ferma il film. Il respiro
ti si mozza fra i denti per lo spavento, il cuore batte all’impazzata, fugge al galoppo.
Questo cos’è?

Dalla porta semichiusa intravedi un gatto scivolare in casa attraverso la gattaiola,
il pelo folto tutto gonfio per il bosco, gli odori, le tracce, e già è di nuovo fuori,
totally absorbed in the adventure called life…
(da Verena Stefan, Ospiti Estranei, Luciana Tufani Editrice, 2012)

Bologna lunedì 29 ottobre 2012, ore 19.00
Aula Magna Santa Cristina,
via Del Piombo 5, Bologna
VERENA STEFAN in dialogo con Emanuela Cavallaro e Cristina Zanetti.
Letture di Virginia Farina e Nera Gavina. A cura di Soggettiva.
Tutte le partnership in Eventi su questo Blog.

 

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